
Spesso pensando al calcio ci si pongono quesiti paragonabili a quelli sull’universo, vale a dire “Quando è nato tutto? Come? Grazie a chi?”. Bhè se per quanto riguarda la nascita del cosmo sono principalmente la scienza e la religione a scontrarsi nel tentativo di dare risposte agli interrogativi più comuni, in ambito calcistico risulta tutto molto più semplice, perché ci sono luoghi, date e protagonisti a definire il natale dello sport più seguito al mondo.
Quando tutto iniziò
Correva l’anno 1857, il 24 ottobre per l’esattezza, quando in Inghilterra, a Sheffield, due membri del club di cricket della città, Nathaniel Creswick e William Prest, fondarono lo Sheffield Football Club, la società di calcio (per di più ancora in attività) più antica del mondo, come certificato anche dalla FIFA nel dicembre del 2012. In principio, quindi, c’era lo Sheffield FC e nulla più, motivo per cui le prime partite furono giocate esclusivamente tra i membri del club, suddivisi nelle maniere più disparate come scapoli contro ammogliati ad esempio, o professionisti contro artigiani, fino magari alla suddivisione in due gruppi in ordine alfabetico, da una parte quelli con i cognomi dalla A alla M e dall’altra quelli dalla N alla Z.
A metà 800, il calcio si iniziava a giocare soltanto negli istituti scolastici, dove peraltro studiavano figli di famiglie benestanti e le regole adottate spesso variavano da scuola a scuola, almeno fino a quando alcuni componenti dell’Università di Cambridge si riunirono con i rappresentanti di altri istituti per uniformarne le norme base che vennero poi denominate le “Regole di Cambridge”. Partendo da questa base “normativa” quindi, fu poi stilato un regolamento vero e proprio da Creswick e Prest, che nel 1859 ufficializzarono il Rulebook, all’interno del quale troviamo norme da loro introdotte e presenti ancora oggi come ad esempio l’off-side, il corner, le rimesse e le punizioni, un vero e proprio codice del gioco che fece da fondamenta al regolamento moderno. Le “Sheffield Rules” quindi, furono quelle ad essere diramate dalle federazioni che nacquero in seguito, con il nuovo sport che si espanse a macchia d’olio, facendo subito breccia nei cuori della gente.
Il primo derby della storia
Come detto inizialmente però in principio c’era lo Sheffield e basta, che dovette aspettare 3 anni prima di confrontarsi contro un altro club, nato peraltro nella stessa città, una squadra chiamata Hallam FC (attualmente milita nella Northern Counties East Football League Premier Division, nono livello del campionato inglese), dando così vita al derby più antico della storia. La prima gara tra le due compagini della cittadina inglese fu giocata nel Boxing Day, il 26 dicembre del 1860, con il primo club della storia ad aggiudicarsi il match per 2-0, con uno dei fondatori, William Prest, che segnò, di fatto, il primo gol in assoluto della prima partita ufficiale del gioco del calcio.
Lo Sheffield FC, che ora milita nella Northern Premier League South East, non avendo la possibilità di scontrarsi in gare ufficiali con l’Hallam FC, organizza amichevoli proprio contro l’altra squadra cittadina in onore degli anniversari di quel primo derby, come ad esempio accaduto nel 2020 per ricordarne i 160 anni trascorsi da quella prima gara ufficiale, ma non è detto che venga disputata sempre a dicembre, anzi, solitamente in estate, anche a causa della situazione metereologica, i due club si sfidano nell’Alan Cooper Barstool Trophy, come detto, a memoria di quel primo storico e glorioso derby.
Lo Stadio
Strano ma vero, in 160 di storia, la formazione inglese dello Sheffield FC, non ha mai avuto uno stadio di proprietà, soltanto Richard Tims, nuovo presidente, ha messo a disposizione della squadra un impianto poco fuori la cittadina inglese (a Dronfield, circa 7 miglia da Sheffield) rinominato ora Tuffnells Home of Football Ground, che con la sua capienza di 2.089 spettatori, ospita le partite casalinghe della storica squadra soprannominata “The Club”, oltre ad essere vicinissimo al pub Coach and Horses, luogo di ritrovo dei tifosi, in classico stile inglese.
La FA Amateur Cup
Tanta tradizione quindi, ma nessun trofeo, questo perché lo Sheffield FC ebbe vita dura già dal 1885, quando cioè, con l’avvento del professionismo, squadre del calibro di Nottingham Forest, Aston Villa e Notts County, per citarne alcune, erano economicamente inarrivabili per la storica ma modesta realtà di Sheffield, motivo per cui su indicazione dello stesso club, nacque la FA Amateur Cup, che la squadra più antica della storia vinse nel 1904.
I riconoscimenti del Club
A livello di riconoscimenti invece, la formazione inglese può vantare il FIFA Order of Merit, conferito alla squadra nel 2004 in una cerimonia a Parigi, consegnato al presidente del club da Alfredo Di Stéfano e Emilio Butragueño, un premio peraltro, che lo Sheffield Football Club è l’unica squadra ad aver vinto insieme al Real Madrid. Degna di nota anche la presenza del Principe Filippo di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta, alla festa dei 100 anni del club nel 1957 o quella di Pelè nel 2007 (per i 150 anni della società) come guest-star nel triangolare con Inter ed Ajax. In occasione dei 120 anni del Genoa (squadra più antica d’Italia), il presidente del club inglese ha visitato il Museo della storia del Genoa, a Genova, e gli è stata consegnata in dono una copia dell’atto di fondazione del club ligure.
Più di 160 anni e non sentirli, lo Sheffield Football Club è una società che nella sua piccola realtà ha scritto una pagina importante nella storia dello sport più seguito al mondo, la prima in assoluto, e questo titolo mai nessuno potrà toglierglielo, così come la passione dei suoi tifosi verso un club che, seppur fuori dal grande calcio, continua a viverlo in maniera genuina e semplice, forse come i suoi fondatori immaginavano che sarebbe rimasto quello sport che, quasi 200 anni fa, già era in grado di regalare emozioni e far innamorare incondizionatamente chi ad esso si accostava affascinato.